La Utawaleza Farm

Le strutture della Fattoria

L'Utawaleza Farm si compone di due nuclei edilizi principali:

L'abitazione comune
È previsto un nucleo abitativo comune per i responsabili del progetto che prevede anche la possibilità di ospitare quanti parteciperanno per un certo tempo alle attività della fattoria (volontari, studenti universitari laureandi di Agraria ecc..). La casa avrà forma circolare a corpo unico, volendo richiamare la forma più antica e tipica delle capanne del villaggio, stabilendo un legame visivo fra il passato (la capanna circolare) ed il presente (una struttura efficiente e funzionale). La costruzione del nucleo abitativo è prevista in un secondo momento, inizialmente il personale straniero si appoggerà alle strutture esistenti nella vicina missione dei padri Monfortani.

L'azienda
L'azienda sarà anch'essa a corpo unico, ovvero un unico complesso a forma di arco (l'Utawaleza o arcobaleno); il grande piazzale semicircolare antistante sarà il fulcro delle diverse attività dell'azienda, distinte eppure visibili con un unico sguardo. La struttura sarà divisa in "spicchi" (settori) di diversa ampiezza, a seconda della funzione: uffici, mulino, officina, magazzini, ricovero macchine ed attrezzi, allevamento avicoli. Alcuni spazi saranno solo delineati ma predisposti per eventuali future nuove attività o ampliamenti delle vecchie. Faranno parte delle strutture aziendali anche il pozzo, il serbatoio dell'acqua, un piccolo vivaio, un piccolo bacino idrico di raccolta dell'acqua per irrigare il mais nella stagione asciutta. Sono inoltre previste le abitazioni del personale impiegato in azienda, in quanto è prassi comune fornire un alloggio al lavoratore ed alla sua famiglia se è costretto a trasferirsi perché troppo distante. Per il progetto in dettaglio vedere l'allegato 11 L'insieme delle summenzionate strutture, comprese le aree di manovra, la viabilità, le siepi2 , sistemazioni fondiarie occuperanno uno spazio complessivo di circa 2 Ha
La superficie agraria utilizzabile (SAU) di circa 18 Ha, verrà così ripartita:

  • 12 Ha a colture in rotazione (mais, girasole, cassava, fagiolo, o nocciolina americana)
  • 1,5 Ha a colture ortive irrigue (pomodori, melanzane, cipolle, patate, insalate ecc..)
  • 1,5 Ha a frutteto (banana, mango, papaia, agrumi, ecc..)
  • 0,5 Ha per l'allevamento avicolo
  • 2,5 Ha utilizzati per prove colturali o pascolo o riposo

Per il vivaio, il frutteto e l'orto è prevista l'installazione di un impianto di irrigazione a goccia, funzionante per gravità; l'acqua per l'irrigazione e per l'uso domestico verrà inviata in un serbatoio sopraelevato con l'ausilio di una pompa ad energia solare che a fronte del costo elevato di acquisto fornirà energia pulita, rinnovabile e gratis. È prevista la costruzione di un secondo pozzo e l'installazione di una seconda pompa (solare o eolica) e di un bacino di raccolta idrica fuori suolo per l'irrigazione di parte dei 12 Ha durante la stagione secca. Verrà approntato allo scopo un sistema di canali e tubi per portare l'acqua alle singole parcelle irrigate per scorrimento, senza quindi consumo di energia.

1 La progettazione, nonché direzione ed esecuzione dei lavori, verrà curata dal Sig. Andrea Rodigari attualmente responsabile dell'edilizia per conto dei Padri Monfortani di Balaka, Malawi.
2 Verranno sviluppate siepi arbustive ed arboree utilizzando piante leguminose locali, quali Nkungu (Acacia spp.), Khongje (Agave sisalana), importanti azotofissatrici, ed inoltre ottime foraggere.